Burundi

MISSIONE: Kayongozi

Nel cuore del Burundi, tra le dolci colline dell’altopiano africano, sorge il Villaggio San Francesco di Kayongozi. Fondato nel 1973 dai Frati Minori su invito del Vescovo Joachin Ruhuna, il villaggio è nato per assistere i malati di lebbra e si è evoluto in un centro di speranza e cura per l’intera comunità locale.

Burundi: il Paese delle mille colline

Capitale: Gitega

Popolazione: 13,69 milioni (2023)

Lingue ufficiali: Rundi, Francese, Inglese

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Come si vive in Burundi?

Più del 70% vive sotto la soglia di povertà. Una persona su tre è disoccupata. I pochi “fortunati” che lavorano giorno e notte guadagnano in media 15 dollari al mese. La banconota più onerosa del Paese vale 3.3 dollari.
Fonte: Electomagazine

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Per cosa è famoso il Burundi?

Rusizi: è il più famoso parco nazionale del Burundi e le riserve sono al tempo stesso le più visitate grazie alla fauna selvatica più ricca e ai coccodrilli del fiume Rusizi.
Fonte: anymoreonlus.org

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Qual'è la situazione attuale del Burundi?

Il Burundi ha vissuto una difficile situazione economica negli ultimi sette anni, che ha portato a difficoltà fiscali e nella bilancia dei pagamenti. La crescita economica è stata stimata all’1,8% nel 2021 (rispetto allo 0,3% nel 2020), supportata da un allentamento delle restrizioni legate al COVID-19.
Fonte: AICS – Nairobi

Il Paese

Il Burundi, uno dei più piccoli Paesi del continente africano (grande poco più del Piemonte) conta circa 12 milioni di abitanti che vivono su un altopiano stracolmo di piccole colline (per questo il Burundi, insieme al Rwanda, è chiamato “il Paese delle mille colline”). La posizione geografica – area dei grandi laghi, lontana dai due oceani che lambiscono l’Africa – lo ha tenuto nascosto ai grandi esploratori europei e solo alla fine dell’Ottocento venne “scoperto” dal tedesco Oscar Baumann. Subito dopo arrivarono i primi missionari, così che il cristianesimo ha celebrato in questi anni il primo secolo di vita.

La Chiesa cattolica rappresenta la prima religione per il numero dei fedeli, accanto ad altre confessioni cristiane. Attualmente il Burundi, come la maggior parte dei Paesi africani, è invaso dai due movimenti dell’islamizzazione e della cinesizzazione.

In Burundi operiamo in un territorio difficile, in cui le strade di argilla e roccia collegano piccoli villaggi che spesso sono distanti chilometri tra loro. È un Paese segnato da 50 anni di feroci guerre tra diverse etnie le cui conseguenze ricadono sui più deboli.

Nonostante le difficoltà, ogni giorno ci impegniamo a percorra le strade che collegano le sperdute capanne tra le colline, per non lasciare solo nessuno. Capanna dopo capanna condividiamo il messaggio di amore e fratellanza universale del Vangelo.

La Missione Francescana

Il Villaggio di San Francesco: dove chi ha bisogno trova cure e medicine

Parrocchia centrale

Succursali

Abitanti (circa)

Centro sanitario

I Frati minori giunsero nell’Est del Paese nel 1973, invitati dal Vescovo Joachin Ruhuna che affidò loro il grande numero di lebbrosi, oltre alla Parrocchia di Kayongozi. E proprio in questo sperduto villaggio, non lontano dalla Tanzania, i frati liguri, aiutati dai confratelli trentini, hanno dato corpo alla duplice consegna, quella pastorale e quella caritativa.
La Parrocchia, con 10 succursali distanti decine di chilometri percorribili su piste e su strade di argilla e di roccia, conta circa 20 mila abitanti, ai quali sono stati offerti i servizi religiosi, le catechesi, la vicinanza anche nelle sperdute capanne disseminate sulle colline.

Le mille forme della carità hanno trovato il loro cuore nel Villaggio san Francesco che nel corso dei decenni ha coniugato le braccia aperte dell’accoglienza ai differenti bisogni della gente: dapprima lebbrosario poi orfanotrofio per i bambini i cui genitori erano stati uccisi nelle guerre fratricide, poi ancora accoglienza dei vecchi soli e dei bambini denutriti e attualmente, oltre a contenere ancora un certo numero di lebbrosi, vecchi e bambini malati, un crescente numero di disabili con differenti tipi di handicap, curati con amore e competenza da fra Giuseppe.

Ora il Villaggio san Francesco è diventato un Centro Sanitario con personale locale qualificato in grado di gestire alcuni reparti ospedalieri, di curare le varie forme di disabilità ed ancora di provvedere alla formazione sanitaria del territorio.

Attualmente il gruppo dei frati annovera anche i confratelli nativi del Burundi e di altri Paesi africani, è coadiuvato dalle Suore Francescane di N. S. del Monte e opera con alcuni laici che sono stati formati dalla stessa Missione e ai quali è stata chiesta una grande responsabilità nella gestione della Parrocchia, del Villaggio, delle adozioni e delle iniziative di autosostentamento

I Missionari

Da San Francesco una passione per il Vangelo e per l’uomo…

Fr. Giuseppe Branchi

Originario di Montodine (CR), classe 1966, è un fisioterapista. Si occupa principalmente dei bimbi disabili e attualmente ricopre il ruolo del direttore del Villaggio S. Francesco.

Fr. Giovanni Farimbella

Nato a Rovato (BS) nel 1977, ha vestito l’abito francescano a 22 anni. Nel 2008 è ordinato sacerdote. Matura una lunga esperienza presso gli Spedali Civili di Brescia, esperienza caratterizzata dalla vicinanza alla sofferenza e alle famiglie, nella condivisione della malattia e della morte. Dal 12 febbraio 2021 si trova presso la fraternità di Kayongozi dove ricopre il ruolo del guardiano.

Fr. Ivan Dalpiaz

Originario di Coredo in Val di Non (TN) dove è nato nel 1972. Inizia la vita francescana con l’anno di noviziato nel 1994, la professione solenne nel 2000. Appassionato di iconografia, ha fatto parte della prima presenza dei Frati minori in Senegal dal 2016-2019. “Ritorna” in missione, sempre in Africa, destinazione Burundi con il ruolo del economo.

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  1. Una nuova scuola per Kayongozi

    I bambini di Kayongozi, in Burundi hanno bisogno di una nuova scuola dove costruire il loro futuro. Per questo Natale dona loro un luogo sicuro ed accogliente dove crescere e imparare

    €1.579 donati su €90.000 di traguardo

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