Marocco

MISSIONE: Driba

Marhaba fi l-Maghrib – Benvenuti in Marocco!
È con queste parole che siamo accolti in questa terra affascinante e complessa, dove la presenza francescana risale a più di 800 anni fa. Oggi, come allora, la nostra missione è quella di vivere e testimoniare il Vangelo in semplicità, fraternità e dialogo, nel cuore di una società musulmana. I frati minori operano in sei piccole fraternità sparse per il Paese, portando avanti una vita di servizio, preghiera e accoglienza.

Una terra da incontrare

Capitale: Rabat

Popolazione: 37,71 milioni (2023)

Lingua ufficiale: Arabo, Tamazight del Marocco standard

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È sicuro andare in Marocco adesso?

Nonostante l’aumento delle misure di sicurezza, il rischio di atti terroristici sussiste in tutto il Paese. Le autorità di sicurezza marocchine segnalano regolarmente la scoperta di cellule terroristiche. Si raccomanda di informarsi prima e durante un viaggio tramite i media sull’attuale situazione.
Fonte: Dipartimento federale degli affari esteri DFAE
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I marocchini sono arabi o africani?

La maggior parte dei marocchini (il 99% degli abitanti) è di origine berbera, popolazione indigena del paese, o di origine araba, mentre una minoranza è di origine gnawa, popolazione discendente dagli ex-schiavi dell’Africa subsahariana.
Fonte: culturemigranti.disll.unipd.it
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Come vive la donna in Marocco?

Le donne marocchine vengono spesso denominate oppresse ed inferiori facendo riferimento alla religione che chi non conosce giudica come discriminatoria. In un’epoca in cui le donne venivano considerate proprietà trasferibili, l’Islam le onorava nella società, proteggendole e attribuendole diritti che non avevano prima.
Fonte: thesis.unipd.it

Il Paese

Il Marocco è una terra dai mille volti: ricca di storia, cultura e spiritualità, ma anche segnata da profonde disuguaglianze sociali. Le periferie urbane e i quartieri popolari, come quello di Driba a Meknès, raccontano la fatica quotidiana di tante famiglie. È in questo contesto che si inserisce la nostra presenza, cercando di rispondere con piccoli gesti concreti ai bisogni materiali, educativi e spirituali delle persone che incontriamo ogni giorno.

La Missione Francescana

800 anni di presenza e testimonianza

La presenza dei frati a Meknès risale al XVII secolo, ai tempi del sultano Moulay Ismail. Inizialmente chiamati ad assistere i prigionieri cristiani, i frati si sono stabiliti nel quartiere di Driba per accompagnare spiritualmente la comunità cristiana europea residente nella medina. Con il tempo, si è compreso che la popolazione locale aveva bisogno anche di assistenza sanitaria e sociale. Così è nato un dispensario, primo segno di una missione che unisce la cura del corpo e dello spirito.

Oggi, la fraternità è impegnata soprattutto nel Centro Sant’Antonio, un centro culturale e biblioteca che offre corsi di lingue straniere, informatica, matematica e scienze. La biblioteca, oltre al prestito libri, propone laboratori di lettura e scrittura, incontri culturali e cineforum. È uno spazio aperto, frequentato da centinaia di studenti marocchini, dove si costruiscono ponti e si coltiva il rispetto reciproco.

I Missionari

I volti della Missione

Fr. Oscar Girardi, parroco e missionario, racconta:

“Lo sforzo maggiore che compiamo è quello di trasmettere e condividere il carisma francescano con persone di fede diversa. La pastorale punta molto sulla formazione dei laici, responsabili delle 64 comunità di base, che hanno un ruolo attivo anche nei momenti di preghiera.”

Fr. Natale Fiumanò

Nato il 3 gennaio 1973, è presente in Marocco dal 2013. Vive nella fraternità di Meknès e si occupa dell’insegnamento dell’italiano e della gestione della biblioteca presso il Centro Sant’Antonio. Collabora anche con la parrocchia e la diocesi per le attività pastorali rivolte ai cristiani presenti nel Paese.

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