Papua Nuova Guinea
MISSIONE: Aitape
Nel cuore del Pacifico, i frati francescani portano il messaggio di pace e fraternità tra popoli, villaggi e culture profondamente diverse. La missione in Papua Nuova Guinea è una presenza discreta ma vitale, che si intreccia alla storia del Paese e accompagna le comunità nel cammino di fede, formazione e crescita umana.

Tra foreste e villaggi, un popolo in cammino
Capitale: Port Moresby
Popolazione: 10,39 milioni (2023)
Lingue ufficiali: Lingua tok pisin, Inglese, Lingua hiri motu, Papua New Guinean Sign Language
Per cosa è famosa la Guinea?
La Guinea è il secondo produttore mondiale di bauxite, dopo l’Australia: i più importanti giacimenti si trovano a Bokè e Kindia.
Fonte: Wikipedia
Perchè la Guinea è divisa a metà?
La divisione in 2 metà dell’isola è dovuta al suo passato coloniale: l’attuale Papua Nuova Guinea è stata colonizzata dagli Inglesi a sud (gradualmente sostituiti dagli Australiani) e dai Tedeschi a nord.
Fonte: iari.site
Il Paese
La Papua Nuova Guinea è un mosaico affascinante di popoli e lingue: oltre 800 idiomi parlati e una moltitudine di culture tribali rendono questo Paese unico al mondo. Tuttavia, questa ricchezza culturale convive con gravi difficoltà: isolamento geografico, povertà diffusa e un accesso molto limitato ai servizi essenziali come istruzione e sanità.

Molte comunità vivono in villaggi rurali sparsi tra montagne, foreste e coste, spesso irraggiungibili se non con lunghi viaggi a piedi o in canoa. In questo contesto, la presenza della Chiesa è spesso l’unico punto di riferimento stabile.
La Missione Francescana
Aitape: una missione che ascolta, cammina, accoglie
I frati francescani giunsero nella diocesi di Aitape alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prendendo il testimone dell’annuncio evangelico dai Sacerdoti del Verbo Divino. Provenienti inizialmente dall’Australia, si unirono a loro missionari nordamericani, italiani e tedeschi, molti dei quali arrivarono dalla Cina dopo essere stati espulsi dal regime maoista.
Si riscontrano con gioia vocazioni native alla vita sacerdotale diocesana e vi sono anche congregazioni di fratelli laici che si dedicano alla assistenza dei malati (Fatebenefratelli) o ad altri servizi; numerose sono le ragazze entrate in istituti religiosi e la loro presenza dà continuità al lavoro pastorale dei frati e dei sacerdoti.
I francescani hanno voluto avere sul territorio di Aitape anche un monastero di Sorelle Povere di Santa Chiara, inizialmente solo di irlandesi e australiane, mentre oggi ha anche Sorelle dai capelli crespi. Le vocazioni alla vita religiosa francescana maschile sono meno numerose e più problematiche: si fa più fatica a fornire un’immagine coerente di francescanesimo ai giovani nativi.
Oggi, come ieri, il cuore della missione rimane l’evangelizzazione delle zone più isolate dell’interno e della costa, con la nascita di numerose parrocchie. Fondamentale è l’impegno nella formazione dei catechisti e dei leader locali, che portano avanti la vita delle comunità nei luoghi dove i missionari non possono essere sempre presenti.
I Missionari
La fraternità si costruisce passo dopo passo
I frati condividono la vita quotidiana con la popolazione, spesso in condizioni di grande povertà. Come racconta Fr. Oscar Girardi:
“Faccio il parroco e lo sforzo maggiore, insieme con i miei confratelli, è quello di trasmettere il carisma francescano e di condividerlo con persone di fede diversa. L’attività pastorale punta molto sulla formazione dei responsabili delle 64 comunità di base. I laici hanno un ruolo attivo e sono impegnati anche nei momenti di preghiera nelle comunità.”

Fr. Gianni Gattei
È nato in riva al mare, a Rimini nel 1967, fratino al collegio di Santa Maria delle Grazie di Rimini sentì parlare i missionari delle loro esperienze e già da allora pensò di seguirne l’esempio. Vestì l’abito francescano, si dedicò alla teologia presso lo studio teologico S. Antonio di Bologna e subito dopo l’ordinazione nel 1993 partì missionario per la Papua Nuova Guinea. Ha svolto il servizio di parroco per circa una decina d’anni in villaggi sui monti Torricelli, ha ideato un musical e ha fondato una compagnia teatrale tra i giovani di quelle vallate, accompagnandoli a varie rappresentazioni. A motivo della sua capacità di coinvolgere i giovani è stato chiamato ad animare l’ambito vocazionale dei Frati Minori della Papua Nuova Guinea.
Sostieni i progetti in Papua Nuova Guinea
Ogni contributo è un seme di speranza per il futuro di queste comunità!